La nostra storia è fatta di persone, della loro lungimiranza, visione e dell’impegno che fin dal
primo giorno hanno dedicato al progetto NIZZA DOCG: leggi quali sono i passi che hanno
portato con entusiasmo fino a oggi!
Siamo negli anni '50, gli anni dell'espansione, del commercio, di chi si
sposta in città per lavorare in fabbrica e
di chi resta invece in collina a lavorare
la terra.
Il vino inizia lentamente ad abbandonare il suo ruolo di alimento "che sostiene”: quello delle nostre zone è infatti
ricco, corposo, e a quei tempi veniva
venduto principalmente sfuso in damigiane.
A poco a poco, una piccola area del
Monferrato Astigiano stava iniziando a
farsi conoscere meglio: "La Barbera di
Nizza", un riferimento sicuro quando si
parlava di vigne, uva e vino di qualità.
Gli operatori del settore ne parlavano
bene, senza indugio.
Fu così che, a ogni nuova gemma di
vite, iniziava a prendere forma un pensiero condiviso da chi metteva a frutto
il proprio saper fare nel produrre vino
eccellente…
Il tempo passa, e arriviamo a fine anni
'90: tra i produttori si fa strada la consapevolezza di dover legare con nodi
indissolubili il vino al proprio territorio
d'origine, per preservarne - in primis -
la qualità e per poterlo comunicare
meglio.
Nel 1996 prende corpo il progetto di
dividere le denominazioni in sottozone;
durante la vendemmia del 2000 nascono le tre sottozone della Barbera
d'Asti DOC, tra cui proprio "Nizza",
fortemente voluta da un gruppo di produttori di alcuni di quelli che oggi sono
a tutti gli effetti i Comuni del Nizza
che si sono prodigati, spinti dalla passione per il proprio vino.
"Le Vigne del Nizza": questo il nome
che suggella l'unione e mostra la chiarezza di obiettivi delle persone che ne
fanno parte.
Un altro passo verso una nuova realtà
era stato fatto.
Una volta diventata ufficiale la sottozona Nizza, l'entusiasmo tra i produttori
era all'apice: tra l'orgoglio di vedere la
parola "Nizza" in etichetta e l'emozione
di far parte di un gruppo sempre più
grande, il gioco stava iniziando a farsi
davvero serio.
Nel 2002 questa voglia di crescere
insieme viene sancita da un evento che
cambierà tutto: viene infatti fondata
L'Associazione Produttori del Nizza,
alla quale aderiscono subito le aziende
leader nel mondo per la produzione del
vino locale.
L'obiettivo principale è chiaro: arrivare
alla docg.
Preservare la qualità e portare il Nizza
al giusto livello di riconoscimento è
un'evoluzione naturale: giovani produttori e cantine storiche iniziano quindi a
confrontarsi e ad affrontare - uno dopo
l'altro - tutti gli step necessari.
Insieme si può fare tanto, e restare
uniti lavorando sodo è ciò che ha caratterizzato ogni membro dell'Associazione Produttori del Nizza, fin dal primo
giorno.
Finalmente, il 1° luglio 2016, i produttori del Nizza posso scrivere in etichetta"Nizza docg": "un nome breve, che
condensa il concetto di terroir" come
lo descrivono le parole di Gianni Bertolino, allora presidente in carica.
È grazie al Rio Nizza, che attraversa
l'area del Nizza docg, che si è potuto
optare per questo nome breve ma così
democraticamente rappresentativo di
tutti i 18 Comuni nei quali si può produrre questo vino.
Si inizia a seguire il disciplinare, che
prevede minimo 18 mesi di affinamento: infatti, la prima annata che riporta
la docg Nizza è quella della vendemmia
2014.
Come l'acqua del Rio che gli ha dato il
nome, tutto per il Nizza scorre fluido e
naturale. Tra gli addetti ai lavori
dell'Associazione inizia a circolare una
frase frequente: "il Nizza non si ferma
mai". La famiglia del Nizza, quella dei
produttori, dei lavoratori e dei suoi
appassionati, cresce così a ritmo costante.
I traguardi raggiunti sono solo nuovi
incentivi a salire più in alto, e tutti
lavorano insieme con la consapevolezza
di essere ognuno un elemento fondamentale per fare avanzare sempre di
più un territorio ricco, da scoprire in
tutte le sue sfaccettature.
Con questi primi #20anniperilnizza,
una visione ancor più alta si è materializzata nel futuro dell'Associazione: e di
certo, con la determinazione e l'entusiasmo che caratterizza i produttori del
Nizza, questa storia continuerà riempiendosi di altri capitoli emozionanti
ancora da scrivere…