Il Nizza Docg

Origini

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Le radici del Nizza DOCG si nutrono della storia del barbera – la Barbera, come viene qui chiamata – enoica regina piemontese, profondamente legata a queste terre da tempo immemore. Un vitigno che ha attraversato secoli di storia, trovando nel Monferrato e in particolare nel territorio dei 18 comuni del Nizza DOCG la sua espressione più alta.

Le tappe fondamentali della storia della Barbera

1514
Catasto di Chieri: nasce la Barbera

Nell’estimo di una vigna nel catasto di Chieri appare per la prima volta il nome «barbera». All’epoca, il vitigno a Chieri occupa solo lo 0,05% della superficie vitata.

1609
La Barbera di Nizza e i Gonzaga

A Nizza Monferrato un documento d’archivio datato 1609, ritrovato dallo storico e produttore Arturo Bersano e pubblicato nel 1971 da Giovanni Dalmasso, testimonia l’importanza che già allora la Barbera di Nizza rivestiva per queste terre e ne sottolineava la qualità superiore: "Nel Contado di Nizza de la Paglia appositi incaricati per assaggiare il vino di questi vigneti, e in particolare lo vino Barbera per servizio di S.A. Serenissima e di pagargli al giusto prezzo."

1817-1839
Gallesio e la Pomona Italiana

Il botanico e agronomo Giorgio Gallesio descrive la Barbera nella sua Pomona Italiana: "Vitis vinifera Montisferratensis, racemis oblongis congestis, acinis ovoidalibus nigris, succo denso purpureo, vino generoso duraturo. Vulgo, uva Barbera."

1819
Filippo Asinari di San Marzano: il viaggio della Barbera

Il conte Filippo Asinari di San Marzano, per dimostrare la resistenza del vino dell’Astigiano al tempo e ai lunghi viaggi, imbarca due botti di Nebbiolo e due di Barbera alla volta del Brasile. Al ritorno, nota con stupore che la Barbera ha «una forza singolare congiunta al profumo ed al colore dei vini più vecchi e celebrati». Fino ad allora i cugini d’oltralpe, per rafforzare il commercio dei loro vini, avevano sparso la voce che i vini italiani non sarebbe arrivati integri alla meta nei lunghi trasporti marini: questa spedizione sfatò la miscredenza e si aprirono opportunità di commerci futuri dei vini italiani.

Il vitigno

La Barbera è un vitigno vigoroso e adattabile, capace di esprimere caratteristiche diverse a seconda del suolo e del clima in cui viene coltivato. Il suo portamento procombente richiede particolare attenzione nella gestione della vigna, mentre la potatura più diffusa è il Guyot.

Grappolo: medio, piramidale, compatto.

Acino: medio, ellissoidale, con buccia blu intensa e molto pruinosa.

Polpa: succosa, dal sapore dolce ma acidulo.

Vino: caratterizzato da un’acidità vivace, scarsa presenza di tannini e grande equilibrio zuccheri-acidi, qualità che lo rendono riconoscibile ovunque venga coltivato.

Il Vino