E andiamo con i titoli di celebri film sulla viticoltura: il 2020 sarà un’ottima annata!
Come anticipato con l’infografica che abbiamo pubblicato sui nostri canali social di recente, il Nizza docg 2020 potrà essere sulle vostre tavole solo a partire da luglio 2022, una volta terminato il suo periodo di affinamento tra botti e bottiglia. Ma siamo già certi di questo, perché il vino si fa prima di tutto in vigna e i suoi frutti, nello scorso anno, erano davvero magnifici!
La vendemmia targata 2020, per le uve barbera da cui nasce il Nizza docg è iniziata, a seconda delle zone, dall’ 8-10-12 settembre in avanti, con un anticipo di circa una settimana rispetto al solito; anticipo acquisito in primavera, nella fase di germogliamento. Mentre la maggior parte delle persone era bloccata a causa della pandemia, la vite si è risvegliata prima, quasi a volerci far pensare al nostro bel lavoro per “distrarci”.
I mesi di novembre – dicembre 2019 hanno chiuso l’anno con temperature miti per la stagione e con assenza di neve.
È quindi iniziata una nuova campagna agraria 2020, che il mese di gennaio ha aperto con temperature sopra lo zero, risultando il 4° mese più caldo negli ultimi 63 anni. Si parla infatti di anomalia termica, per un mese stranamente caratterizzato da nebbie, poche precipitazioni, neve assente e temperature miti abbondantemente sopra lo zero.
Febbraio ha seguito lo stesso andamento anomalo: il terzo giorno ha addirittura raggiunto i 20°C, e hanno continuato a essere quasi assenti le precipitazioni.
Marzo è stato il mese che ha toccato le temperature più basse di tutto l’inverno (- 4.5°C il 26 marzo in alcune aree del Nizza, ad esempio).
Aprile ha goduto invece di temperature miti sino ai giorni 19-21, in cui sono apparse le prime precipitazioni piovose che hanno così condizionato il clima sino alla fine del mese.
Maggio si è confermato un mese piovoso, con diversi fenomeni temporaleschi e temperature in risalita sino a 26-27°C. Tutti i 3 mesi della primavera hanno segnato temperature sopra la media della stagione.
Nel mese di giugno sono proseguite le piogge, con alcuni temporali nella prima settimana.
Nei giorni 9-10 si è manifestato un calo termico a causa di una depressione di origine scandinava, che ha portato le temperature fino a 14.5°C, con relativa formazione di temporali violenti con forti venti.
Luglio si è confermato il mese più caldo con 33.5/34°C, ma con fenomeni di forte instabilità causati da periodi in cui le temperature elevate hanno incontrato masse di aria più fresca. Proprio uno di questi “scontri” ha favorito il temporale del 31 e 1 agosto con raffiche di vento violente ed eventi grandinigeni sparsi.
Agosto, dopo la prima settimana instabile, è proseguito con temperature molto elevate di 33-34° sino alla fine del mese, chiudendo con nuovi violenti temporali il 28-29-30. Un’estate quindi calda, ma non siccitosa, in quanto la piovosità ha superato la media del periodo.
Settembre ha presentato ancora qualche instabilità nella prima settimana, regalando poi un clima sereno con temperature miti sino quasi alla fine del mese. Infatti i giorni 25-28 la temperatura ha subìto un repentino abbassamento sino a 11.8/12°C, causando un freddo anomalo per il mese e instabilità, con precipitazioni a macchia di leopardo sul territorio del Nizza.
Il bel tempo è proseguito per buona parte del mese di ottobre, con temperature miti di giorno e fresche di notte.
Insomma: il clima ci ha permesso di fare una bella vendemmia, sia per i vendemmiatori, sia - come già detto - per lo stato delle uve.
Queste ultime si sono presentate con un ottimo grado di maturazione zuccherina, fenolica (maturazione dei vinaccioli e della buccia) e con una sanità del grappolo impeccabile (e nessun danno dato da funghi patogeni!).
Questo, unito alle condizioni di temperatura e clima ideali per la raccolta, ha fatto sì che fosse possibile ottenere una qualità potenziale delle uve elevata.
Già dalle prime pigiature, con l’inizio delle fermentazioni dei mosti, abbiamo potuto apprezzare - al di là della ricchezza olfattiva data dagli ottimi profumi di frutta - il colore rosso vivo e profondo che a mano a mano si estraeva dalle bucce.
Le fermentazioni sono avvenute, come sempre, a temperatura controllata (20 - 25°C), in modo da ottenere un decorso il più costante possibile senza sbalzi o arresti.
Quella della fermentazione, è la fase più delicata del lavoro in vigna, dalla potatura sino alla raccolta, dove tutto deve procedere senza intoppi, ma al tempo stesso può accadere qualunque cosa: è per questo che il viticoltore deve seguirne passo dopo passo, con attenzione, tutti gli step “in punta di piedi” e senza interferire, intervenendo solo se si accorge che si stanno originando problemi.
Il futuro Nizza docg, ora (proprio mentre leggete questo articolo) è pronto a lasciare il contenitore in acciaio per soggiornare nei contenitori in legno per diversi mesi: inizia il periodo di maturazione.
In questo momento il Nizza si presenta nel bicchiere con un colore rosso intenso con riflessi violacei scuri quasi neri. Questa è la caratteristica tipica della giovinezza del vino, la cosiddetta “marca”.
Al naso sprigiona tutta la sua opulenza, sentori di ciliegia – prugna – note vegetali frammiste a sentori balsamici e leggermente speziati.
In bocca ritroviamo l’opulenza, la ricchezza gusto-olfattiva e la sapidità; il tutto coperto dalla sfrontatezza della lama acida. Seguono a chiudere, i sentori balsamici/speziati.
Un vino ricco, potente, elegante che lascia la bocca fresca, idratata.
Esattamente quello che ci aspettavamo con l’uva di partenza.
Giorno dopo giorno, il vino in maturazione subisce delle trasformazioni. L’ossigeno, mediato dalla porosità del legno, agisce come un cesello arricchendo il vino di nuove nuance e sfumature, e al tempo stesso impoverendolo delle sue caratteristiche di gioventù.
Per questo è necessario avere ben chiaro il valore e il potenziale del vino: quello che vogliamo che sviluppi e quello che siamo disposti a perdere, in un equilibrio dinamico costante tra qualità e finezza acquistate con il soggiorno nel legno e caratteri di giovinezza di olfatto e gusto.
Ne siamo davvero certi: sarà un’annata grandiosa.
Daniele Chiappone