A pochi giorni dalla fine della vendemmia, l’Associazione Produttori del Nizza si dichiara soddisfatta della vendemmia 2023 che seppur sfidante fa presagire vini con un importante carattere ed equilibrio, con profumi e acidità sorprendenti per l’annata
12 Ottobre, Nizza Monferrato. Una vendemmia sicuramente impegnativa
e contenuta dal punto di vista quantitativo quella che è ormai giunta
al termine per i produttori del Nizza Monferrato ma che si farà ricordare
come un’annata molto interessante per qualità e per vini capaci
di portare nel bicchiere l’identità del territorio oltre che un’acidità
e dei profumi sorprendenti. “L’annata 2023 – spiega
il Presidente dell’Associazione Produttori del Nizza Stefano Chiarlo
– non ci ha fatto mancare nulla: un inverno mite con scarse precipitazioni,
seguito da una primavera altrettanto siccitosa che ha lasciato poi il posto
alle provvidenziali piogge di giugno che hanno dato respiro in vista di un luglio
e agosto estremamente caldi e asciutti. Il timore di trovarci di fronte ad un’annata
potenzialmente problematica c’è stato ma siamo stati poi rassicurati
dalle importanti piogge di fine agosto che hanno riportato l’equilibrio
che ci auspicavamo e che sono state essenziali per una buona maturazione delle
nostre uve”. Sicuramente l’annata 2023 ha visto come grande
protagonista la siccità che ha messo a dura prova anche i vigneti del
Nizza che hanno tuttavia saputo reagire bene dimostrando per il secondo anno
consecutivo una grande capacità di resilienza alla restrizione idrica.
In tal senso si è dimostrata vincente la scelta dei produttori dell’Associazione
di adeguare il disciplinare in materia di esposizioni dei vigneti al fine di
affrontare meglio le conseguenze del cambiamento climatico. “Dal 2000
in poi – continua Chiarlo – il clima è sempre più
contrassegnato da annate calde con estati lunghe, che si alternano ad annate
con caratteristiche stagionali nella norma. Questo ci ha fatto pensare già
da alcuni anni che fosse utile considerare nel nostro disciplinare anche quei
vigneti che possono mantenere un po’ più di acidità e freschezza,
condizione tipica della zona di produzione verso i versanti est e ovest”.
Produzioni più contenute dunque quelle della vendemmia 2023 ma caratterizzate
da una qualità molto soddisfacente con anche punte di eccellenza in alcune
zone della denominazione. “La sfida futura per i nostri produttori
– chiude il Presidente - sarà quella di impiantare nuovi vigneti
che presentino caratteristiche capaci di affrontare le sfide odierne. Penso
all’utilizzo di portainnesti ancora più adeguati a questo tipo
di clima, a forme di allevamento alternative e ad altre scelte agronomiche capaci
di offrire delle valide risposte a una situazione climatica che ormai non è
più un timore ma un fatto oggettivo. Sicuramente sarà determinante
il supporto delle Istituzioni Regionali al fine di permettere ai produttori
di apportare tutte le necessarie innovazioni anche tecnologiche per far fronte
all’emergenza idrica di questi anni”.
UFFICIO STAMPA
AB Comunicazione
Anna Barbon | a.barbon@ab-comunicazione.it
Silvia Comarella | s.comarella@ab-comunicazione.it