Non sono partito dalla terra, ma l'ho sempre amata. Ci sono arrivato per scelta, al culmine della mia carriera professionale, perché sentivo fortissima la necessità di ristabilire un legame lento con la natura: le mani sporche di terra, il profumo dell'erba, l'antichissima cultura contadina. Ho deciso di partire dalle basi, dall'osservazione. Insieme a pochi e fidati collaboratori abbiamo deciso di intraprendere questo percorso, nel nostro caso umano più che professionale.
Giorno dopo giorno l'attenta osservazione del ciclo della natura ci permette di studiare il modo in cui la terra, stagione dopo stagione, si trasforma per poi rigenerarsi e trasformarsi ancora. Il nostro compito è quello di individuare l'istante giusto in cui intervenire, distinguendo il prima dal dopo e fissando l'identità del tempo. I simboli che compongono il nostro logo rappresentano esattamente questo concetto.
Il rispetto e la passione per la terra ci hanno spinto ad adottare un modello biologico, attento alla sostenibilità ambientale, e a coltivare due grandi vitigni autoctoni del Piemonte, il Timorasso e la Barbera, a partire dai quali produciamo soltanto due vini, un bianco e un rosso, Derthona e Nizza.
Il valore principale alla base del nostro progetto è l'essenzialità. Non seguiamo alcuna moda, il nostro obiettivo è quello di portare in bottiglia quanto osserviamo nel nostro territorio. Seguiamo una filosofia produttiva di sottrazione: limitiamo al minimo ogni intervento in vigna e in cantina per raccontare la realtà così come ci appare, senza alcuna forzatura, e per rendere i nostri vini unici, come uniche sono le condizioni che li hanno fatti nascere.
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