Idee chiare per unAssociazione esemplare che funziona meglio di certi Consorzi
DallAssociazione Produttori del Nizza Docg, il Barbera astigiano top che viene prodotto in una zona ristretta che comprende 18 comuni intorno a Nizza Monferrato (patria del cardo gobbo) dotato di un disciplinare di produzione che ha fissato vincoli molto rigidi, per mantenere standard qualitativi delle uve e dei vini elevati, un Associazione fondata il 19 novembre 2002 con lobiettivo di valorizzare e promuovere leccellenza della denominazione NIZZA, ente promotore della richiesta di riconoscimento di una nuova denominazione dorigine specifica per il Nizza che fu accettata con la vendemmia del 2014 (prima sottozona della Barbera dAsti), mi è arrivata questa interessante riflessione.
Parole ricche di saggezza che dimostrano la validità di questa libera unione di produttori che funziona meglio di tanti altri consorzi piemontesi (in primis quello del Barolo Barbaresco), che ha realizzato nel 2018 in collaborazione con Enogea, alias il re degli eno-cartografi Alessandro Masnaghetti, una fantastica mappa del proprio territorio che segnala i vigneti esistenti all’interno della denominazione Nizza delimitando, vigneto per vigneto, le zone di produzione.
Riflessioni esemplari che ho ritenuto opportuno rendere di pubblico dominio. Chapeau!
Crediamo fortemente nella denominazione Nizza DOCG come espressione massima del nostro territorio e frutto di un importante lavoro sui vigneti per accrescerne il valore. Un vino ottenuto da uve 100% Barbera, la cui unicità si crea in vigna, prosegue in cantina e si completa nel tempo con un periodo di invecchiamento minimo di 18 mesi.
Il Nizza DOCG acquisisce forma, corpo e unicità grazie alle peculiari caratteristiche delle vigne situate nei cru all’interno dei 18 comuni: Agliano Terme, Belveglio, Bruno, Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Nizza Monferrato, Rocchetta Palafea, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vinchio.
Operiamo da sempre in modo dinamico e proattivo ponendoci scopi precisi e identificando le modalità e gli strumenti per raggiungerli. L’Associazione Produttori del Nizza nasce nel novembre del 2002 con l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’eccellenza del Nizza DOCG a partire dal riconoscimento della nuova denominazione d’origine specifica il “Nizza”. Richiesta che viene effettuata tra il 2012 e il 2013 e accettata con la vendemmia del 2014. Oggi come allora ci impegniamo affinché la denominazione diventi ambasciatrice di un territorio le cui colline e vigneti sono Patrimonio Mondiale Unesco dal 2014.
La forza di un progetto scaturisce dalla voglia di riscatto e di affermazione del patrimonio vinicolo locale supportata da strumenti concreti che ne esplichino i dettagli. Per cui nel 2018 abbiamo creato, in collaborazione con Enogea, la mappa del territorio del Nizza. La carta segnala i vigneti esistenti all’interno della denominazione Nizza DOCG delimitando, vigneto per vigneto, le zone di produzione. Presente anche la descrizione delle principali zone di produzione e dei relativi cru.
Per noi è importante ricoprire un ruolo attivo di “attore sociale” la cui responsabilità è quella di collaborare e dialogare con i produttori, gli agricoltori, le istituzioni locali e regionali, il sistema ricettivo e con tutti gli interlocutori che operano sul territorio del Nizza. L’apertura al confronto ha reso il progetto un vero e proprio sistema: il SISTEMA NIZZA.
Crediamo che sia fondamentale imparare a mettersi in discussione analizzando i propri punti di forza e di debolezza al fine di perseguire la strada della qualità e della crescita. A tale scopo adottiamo un metodo di verifica innovativo che si concretizza in degustazioni periodiche “alla cieca” dei vini prodotti effettuate direttamente dagli associati. Tutti i soci hanno l’obbligo di presentare i campioni e possono partecipare alla degustazione. Tale procedura mira ad accertare la qualità dei vini con denominazione Nizza DOCG.
iamo fermamente convinti che il fattore umano sia tra i principali elementi che influenzano il successo di un vino. Il fascino e l’anima di una denominazione viene conferita dalle persone che lavorano all’unisono per creare il prodotto finale. Per questo nel nostro quotidiano e in occasioni di eventi e manifestazioni promuoviamo momenti di confronto, dialogo tra vignaioli, addetti ai lavori e il grande pubblico perché solo tramite il racconto di un’esperienza vera e autentica è possibile costruire un circuito di credibilità, conoscenza e fiducia.