winenews.it - 26 Febbraio 2018 -
Anche se contiamo ancora piccoli numeri, siamo il vino prodotto con uve Barbera che più è cresciuto in termini percentuali negli ultimi anni. Del 45% allanno nel triennio 2015-2017, a quota 8.754 ettolitri nellultimo anno. E nello stesso periodo gli ettari iscritti allalbo della Docg Nizza sono aumentati del 50% ogni anno, arrivando intorno ai 200 ettari, anche se siamo ancora a meno di un terzo di quelli stimati come potenziale della denominazione, che si aggira intorno ai 700-750 ettari.
A dirlo Gianni Bertolino, presidente dellAssociazione Produttori del Nizza, che conta 51 aziende associate, e lavora per la valorizzazione del Nizza, il vertice qualitativo di un mondo Barbera che sta vivendo una seconda giovinezza e trainando il territorio, come già spiegato dal presidente del Consorzio Barbera dAsti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici (https://goo.gl/hmmM7x).
Nizza che, come già annunciato da WineNews, ha deciso di raccontare il suo territorio con una mappatura dei suoi vigneti, evidenziandone i cru e le loro peculiarità, affidata ad una vera autorità in materia, Alessandro Masnaghetti di Enogea, che ha firmato la Mappa del Nizza. Per realizzare la mappa, presentata nei giorni scorsi a Nizza Monferrato, ci sono voluti molti mesi di lavoro, nei quali Masnaghetti ha battuto il territorio palmo a palmo - spiega una nota - e ha incontrato i produttori. Secondo Masnaghetti, la tradizione locale è lelemento fondamentale per delimitare i confini di un cru, perché sono proprio coloro che hanno vissuto il territorio da generazioni che hanno la memoria storica dei toponimi e delle posizioni delle vigne. Altro elemento importante per arrivare a definire estensione e morfologia di un cru è il paesaggio, perché proprio i cambiamenti di paesaggio e di vegetazione danno indicazioni importanti sulla tipologia di suolo e di conseguenza segnano dei confini, dei mutamenti.
Da Vallarasca a Bricco di Nizza, da Corte a Saline, da Italiana a Gavelli, sono solo alcuni dei nomi dei vigneti e dei cru di un territorio piccolo e circoscritto, ma capace di esprimere una grande diversità e varietà. Uno studio affascinante, dunque, che non equivale a una zonazione tout court, ma che fotografa in maniera precisa il territorio di produzione del Nizza, con i suoi 18 Comuni. E un nuovo importante strumento per promuovere un territorio bellissimo tutelato dallUnesco, che si inserisce nel percorso di valorizzazione del territorio e della denominazione di origine controllata e garantita Nizza riconosciuta con decreto ministeriale nel Novembre 2014 (www.ilnizza.net).